giovedì, maggio 13, 2004

Vittorie morali, sempre e solo morali:

Devo essere sincero, almeno con quei pochi coraggiosi che leggono questo sito: un pò sto ridendo sotto i baffi (che non ho) per l'evoluzione di quella che ancora in molti si otinano a chiamare la "missione di pace" in Iraq. "Siamo andati a portare la democrazia ai poveri iracheni torturati da un regime ignobile come quello di Saddam", si sentiva spesso pronunciare dalle migliaia di partecipanti all'ennesima farsa del nuovo millennio, dai bifolchi neocon americani a quelli, impomatati e liftingati, di casa nostra.

Sì, agli iracheni sono andati a portare una democrazia sotto forma di pali nel culo e fili elettrici nelle palle. D'altronde tutti coloro che hanno un pò di dimestichezza con le vicende di casa nostra - in particolare carabinieri ed esercito - sanno cosa succede "dietro le quinte" e quali sono i veri ordini ed insegnamenti impartiti ai sottoposti. Quindi chi si meraviglia in questi giorni per le torture inflitte dai militari americani (e anche dalle famose "bodyguard" private modello ostaggi italiani) ai civili iracheni è solo disinformato, oppure credulone.

Dicevo che sto un pò sogghignando tra me e me per l'incredibile concatenarsi di tutto ciò (e sinceramente anche molto di più) che molte persone non dico del "movimento" come si sarebbe portarti a fare, ma quanto meno di buon senso, avevano preventivato nei mesi antecedenti all'invasione armata dell'Iraq. So benissimo che non c'è nulla di cui essere soddisfatti, lo so perfettamente: ma sono assolutamente convinto di aver ottenuto una di quelle vittorie morali che nessuno riconoscerà, che nessuno legittimerà ("così vincono i terroristi...") e che soprattutto nessuno trasformerà in cambiamenti futuri negli assetti geopolitici e sociali: gli Stati Uniti continueranno a fare tutto ciò che gli tira, l'Onu sarà comunque un guscio vuoto per non dire rotto, noi italiani continueremo a votare gente come Berlusconi e Fassino senza volerci meritare niente di meglio, si continuerà a bombardare quelche territorio "che il presidente di turno non saprà nemmeno riconoscere sulla cartina".

Le vittorie morali non servono a nulla, se non a bearsi nella propria intelligenza e lungimiranza. Ma non servono a nulla. Purtroppo.

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