domenica, aprile 16, 2006

9.10 Aprile 2006. Come l'ho vista=Male Male Male

Già il sottotitolo la dice lunga sulle sensazioni post-voto. Basta solo un'altra immagine per spiegare non solo la delusione cocente provata dopo la recente tornata elettorale, ma anche per la preoccupazione che è immediatamente subentrata nel pensare ad un futuro politico per l'Italia in queste condizioni.

Ore 15.01 del 10 aprile. Nicola è al lavoro, si collega (incredibilmente) ad un sito di notizie (LaStampa.it), visto che tutti gli altri non danno segni di vita (e non ne daranno per almeno un'altra mezz'ora) e vede per la prima volta quelle due schifezze insopportabili (nel ripersarci) e devastanti delle tabelle Nexus con gli exit-poll del voto appena concluso.

La faccia di Nicola ovviamente e in modo realmente infantile si illumina, un sorriso beato inizia a contraddistinguere una faccia beota, la tensione per 5 anni "di cacca" inizia lentamente a svanire, ma....
ma l'esperienza delle bandierine di Fede, degli exit-poll di un referendum poi cambiato completamente di segno, mille altre disavventure simili (elezioni Usa ecc) sono lì a ricordare di non gridare troppo forte e con troppa sicurezza tutte quelle cose che hai in gola da ormai troppi giorni di governo Berlusconi.

Ma - come quando da piccolo ti diceva di mettere il maglioncino perchè c'era freddo o di stare attento a guardare il Tg di rete 4 - ecco arrivare prontamente la saggia telefonata della mamma, che implora di non prendere troppo sul serio le forbici della Nexus e di aspettare a gioire, da brava interista qual'è....

E infatti, come volevasi dimostrare (vedi). Alle 22, davanti al televisore con una bottiglia di grappa e un flacone di valium(ovviamente da prendere insieme), Nicola e la sua povera consorte (lettera minuscola) iniziano se non proprio a farsela sotto dalla paura ad andarci molto vicino. Al Senato sembra vincere la Cdl, alla Camera ormai sono in rimonta tremenda, al che - verso l'una di notte - dopo aver sentito comunque che si sarebbe dovuto aspettare una settimana causa gli italiani all'estero, si prendeva la decisione di andare a letto con la terribile paura di risvegliarsi una mattina dovendo ripetere le prime parole di "Bella Ciao".

E invece, non si sa bene come, la mattina dell'11 aprile il mitico Antonello Piroso su La7 ti accoglie dicendo: "Ha vinto la sinistra" sia alla Camera che al Senato. E tu dici: mah, incredibile. Poi guardi di quanto ha vinto, e capisci da subito che è come non aver vinto, con partiti come Ds e Margherita che è come nemmeno averli, in declino continuo (e pensa i Ds fra 5 anni - speriamo cinque - dopo anni di governo, andranno sotto il 15%...) e con Forza Italia che tiene in modo encomiabile ma soprattutto inspiegabile. Con Berlusconi che - ti dici - non mollerà mai la pezza con questi risultati e chissà che non tiri fuori l'idea di un governo di larghe intese come la mitica Merkelona - con un UDC che ha raddoppiato i voti del 2001 e con AN che poi alla fine non ha avuto tutto il tracollo che ci si poteva aspettare.

Fin qui solo la cronistoria di due giorni vissuti pericolosamente tra l'Igiene Mentale, un defibrillatore portatile e la tv. Una tornata elettorale che in sostanza ci consegna un Paese ingovernabile, e nel prossimo articolo (prossimamente su questi schermi) vi cercherò di spiegare il perchè.
E ovviamente, buona Pasqua a tutti.

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