
L'entrata in vigore della legge anti-fumo, un atto veramente coraggioso del Ministro Sirchia non riuscito tra l'altro al suo predecessore Veronesi, porta Michele Serra, nell'edizione odierna di Repubblica, a commentare in questo modo il cambiamento prodotto nelle abitudini di vita dei fumatori:
"Fellini ci ha mostrato un Casanova che si non si accoppia più per godere, ma per dovere, e copula con zelo meccanico, come un orologio a cucù, come uno schiavo della reiterazione. Da fumatore conosco bene quel discrimine, e odio il mio vizio più spesso di quanto lo ami. Le sigarette godute sono una piccola minoranza, la maggioranza brucia nell'esercizio spesso nauseante della dipendenza" [...]
"Dalla mezzanotte di ieri noi fumatori abbiamo un vantaggio: siamo indotti a riconsiderare ogni sigaretta come una scelta, un'occasione, una piccola vacanza, e non più come un gesto ovvio e abusato. La nuova legge impreziosisce il fumo, lo restituisce alla sua nobile natura di vizio. Un vizio inflazionato non è più tale, non è più un gioioso sgarro alle regole, è un tic devastante, un meccanico obbedire". [link]
Mi piacerebbe ogni tanto che qualche fumatore ammettesse le ragioni del perchè fuma: per molti giovani ad esempio, un tentativo di sembrare più adulti, di essere più fighi agli occhi dei coetanei, l'ebbrezza e il piacere rappresentato dal gesto della sigaretta...e tanti altre motivazioni che vengono ampiamente legittimate dai grandi media e valori riconosciuti a livello sociale. Difficile sconfiggere il fumo se tutti questi fattori continueranno ad essere così presenti su tv, cinema, video musicali, giornali, vetrine, pubblicità varie eccetera.

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